Questa mattina sulle montagne di Monte Cresia, nel territorio di Sinnai, un bandito solitario, armato di fucile a canne mozze e col volto coperto da un passamontagna, ha bloccato un cacciatore impegnato nell'esercizio venatorio costringendolo a consegnare il suo fucile da caccia.

L'uomo non ha opposto resistenza e ha consegnato l'arma al bandito che si è subito allontanato.

Le indagini, coordinate dal maggiore Valerio Cadeddu, comandante della compagnia di Quartu, e dai militari della stazione di Sinnai, sono subito scattate con l'interrogatorio della vittima - un pensionato 79enne, Emanuele Cau, di Sestu - e di altre persone che sono state notate mentre arrivavano in auto in montagna.

I carabinieri hanno perquisito anche alcuni ovili.

In particolare, il cacciatore è stato sentito dal maresciallo Stefano Locci, comandante della stazione di Sinnai, e ha confermato la versione ricostruita dai militari, aggiungendo che il bandito gli ha imposto, dopo la rapina, di non muoversi prima che fosse trascorsa mezzora, quindi si è allontanato facendo perdere le sue tracce.

Passati 30 minuti circa, il cacciatore è risalito sulla sua auto denunciando poi il fatto ai carabinieri di Sinnai.
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