Lo si vede tutti i giorni con la sua barba bianca lunghissima, il berretto, l'Unione Sarda in mano. Non rinuncia alla sua passeggiata nonostante il caldo torrido. Ha fatto il pastore ma anche il ciclista, il poeta improvvisatore, ha raccolto le sue gesta di campione in bici, in un suo libro. La Sardegna, Cosimo Lai, 87 di Sinnai, l’ha percorsa in lungo ed in largo con la sua bici. È stato campione sardo su strada e su pista. «Ho firmato per la Legge Pratobello sognando la fine dell’incubo che sto vivendo. Mai avrei pensato di vivere giornate tanto tristi: la devastazione della Sardegna con le pale eoliche e col fotovoltaico. Una barbarie. Seguo tutto con attenzione attraverso l’Unione Sarda e Videolina: vedere come stanno riducendo la nostra cara Isola fa male».

Cosimo Lai invita tutti a reagire. «Mettetevi tutti in fila, firmiamo tutti. Non possiamo abbandonare la terra nostra in un momento tanto difficile. Non ci stiamo. C’è il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Via lo straniero da casa, via le pale eoliche da dove finora abbiamo fatto turismo, agricoltura, pastorizia, dove abbiamo i siti archeologici, dove abbiamo il verde. Mi auguro che chi ha il potere di fare tenga conto della rabbia e della protesta dei sardi. La Sardegna deve restare una terra meravigliosa. C’è ancora tempo per vincere questa battaglia. Tutti assieme, senza guardare i colori politici per un bene comune: la nostra terra, le nostre speranze. Non bisogna arrendersi. Gli ideali, l'orgoglio, l'amore per l'Isola non sono in vendita».

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