Il 1 settembre del 1991 un elicottero della Eli Alpi era impegnato nello spegnimento di un grosso incendio nelle campagne di Sinnai, a S'Arcedda.

Improvvisamente il velivolo si schiantò su un costone roccioso: il pilota, Simeone Camalich, morì sul colpo. Il motorista, Sergio Salis, rimase ferito.

Da allora la mamma dell'eroico pilota, Marianna Camalich, è tornata tantissime volte a Sinnai, a pregare sul cippo che ricorda la tragedia.

A Sinnai era diventata di casa tanto che l'amministrazione comunale di Sinnai, allora presieduta da Sandro Serreli, nel 2011 le aveva conferito la cittadinanza onoraria.

Nell'occasione, tornò a Sinnai la figlia del pilota, Micol.

Fu una cerimonia estremamente commovente.

In quella occasione, Micol lesse una poesia scritta dalla mamma (la moglie del pilota): "In questa terra così amata, così temuta, tra profumi e frangersi d'onde, si sente ancora nell'aria un breve battere d'alti. Ci appannano ancora gli occhi per lacrime e fumo. A nulla è servito il sacrificio umano. E ancora forza e sforzi, ci terranno uniti per non dimenticare cuori ed ali spezzate".

L'altro giorno, la signora Marianna è morta a 91 anni nella sua Livorno.

Sinnai ,che l'aveva adottata, lo ricorda con grande affetto.

Il sindaco Matteo Aledda ha inviato alla famiglia e alla comunità di Sinnai un messaggio in ricordo della donna: "Da parte mia e di tutta l'amministrazione comunale, le nostre condoglianze alla famiglia e ancora un sentimento di riconoscenza verso un uomo che ha perso la vita a difesa del nostro territorio".
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