Sindaci disarmati contro i rifiuti che ricoprono le campagne dell’hinterland cagliaritano. Da Selargius, a Monserrato, da Quartucciu a Sestu: i campi sono ridotti a discariche, disseminati di pattumiere a cielo aperto che deturpano il paesaggio e inquinano l’ambiente.

Una battaglia difficile da vincere contro i vandali che riempiono di spazzatura le cunette delle strade rurali, ma anche le vigne, i canneti e la macchia mediterranea. Nelle mille discariche sparse sul territorio c’è di tutto: gomme d’auto, cataste di eternit, cumuli di guaine e altro materiale edile, pezzi d’auto, inerti, materiali plastici e vecchi elettrodomestici. Un campionario della vergogna che fa paura.

La battaglia delle amministrazioni comunali per superare l’emergenza è quotidiana ma vincerla si sta dimostrando impossibile, visto che le discariche bonificate rispuntano in pochissimo tempo come funghi negli stessi luoghi.

Il Comune di Selargius è tra quelli più colpiti. Tante le azioni messe in campo, così come le risorse stanziate. A Pitz’e Pranu, ai confini col territorio di Settimo, nei mesi scorsi è stata scoperta una gigantesca discarica nei pressi del campo nomadi: un centinaio di vecchie auto senza targa e carcasse divorate dal fuoco. Carcasse di nessuno. E, in mezzo, gli immancabili cumuli di rifiuti di ogni tipo. «Una cosa surreale, una persistente situazione di degrado ambientale», aveva detto il sindaco Gigi Concu. L’amministrazione spende ogni anno oltre centomila euro per le bonifiche. E recentemente ha investito altre risorse per acquistare nuove telecamere e un drone per i controlli dall’alto».

Non se la passa meglio il territorio di Quartucciu, dove il Comune è intervenuto più volte per ripulire le campagne di “S'Ecca is conillus”. Nei siti bonificati con risorse pubbliche, i rifiuti sono però rispuntati come e più di prima. In una stradina campestre sterrata, non lontana dalla circonvallazione che dalla provinciale 15 porta verso Settimo e Sinnai, lo “spettacolo” è desolante: macerie di ogni tipo con odori spesso nauseabondi. I rifiuti non mancano neppure nelle immediate vicinanze del Simbiritzi, a cavallo col territorio di Quartu.

Così come non mancano nelle campagne di Monserrato dove i carabinieri della stazione, coordinati dal luogotenente Pierpaolo Sabiu, pochi giorni fa sono intervenuti sui terreni di un imprenditore che gestiva una discarica illegale di rifiuti e di mezzi da rottamare che ha sversato nel terreno oli esausti e altri materiali inquinanti.

Insomma, il bilancio sembra sempre in perdita. E le tante telecamere piazzate sul territorio, così come le multe che comunque fioccano rispetto al passato, non hanno impaurito i barbari delle campagne che deturpano anche i pochi vigneti rimasti.

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