Martedì 19 settembre l’acropoli sulla collina di Santu Teru, nelle campagne di Senorbì, l’Università degli studi di Cagliari, in accordo con l’amministrazione comunale di Senorbì, aprirà al pubblico il cantiere degli scavi archeologici con l’obiettivo di far conoscere le testimonianze rinvenute nell’area e illustrare il nuovo progetto di studio e ricerca.

Da alcuni giorni infatti sono riprese le indagini archeologiche sul pianoro di San Teodoro (Santu Teru), che vedono impegnati oltre dieci studenti dell'Ateneo cagliaritano sotto la guida dei docenti Carla Del Vais e Marco Giuman. 

Scavi in concessione del Ministero della Cultura, della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna al Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali dell’Università degli studi di Cagliari. Fondamentale, anche dal punto di vista logistico e organizzativo, l’impegno del Comune di Senorbì e della cooperativa Sa Domu Nosta che gestisce il museo archeologico al centro del paese. 

Questo il programma della giornata: dalle 10 alle 12 il percorso di visita guidata dedicato alla scuola media locale Generale Luigi Mezzacapo, dalle 13 alle 16.30 il percorso dedicato alla comunità e a tutti coloro fossero interessati. La campagna di scavi punta ad accrescere la conoscenza della storia locale della cittadina nel cuore della Trexenta. «L’intervento – spiega il sindaco Alessandro Pireddu – rientra in un programma pluriennale di ricerca storica, attraverso il quale intendiamo dare continuità al riavvio dell’attività di scavo che è ripartita dopo circa mezzo secolo».

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