Partirà a breve la nuova campagna di scavi nel pianoro di Santu Teru, importante area archeologica nelle campagne di Senorbì.

È quanto annunciato nella conferenza “Progetto Santu Teru” tenuta nel museo Domu Nosta (Madn) su iniziativa del Comune di Senorbì, dell’Università di Cagliari e della cooperativa Sa Domu Nosta. «Un’occasione di incontro e approfondimento, a un passo dalla ripresa delle indagini archeologiche in programma tra poco meno di due mesi», ha detto Elisabetta Frau, responsabile scientifico del museo e del parco archeologico di Senorbì.

L’incontro è stato promosso per presentare i risultati della seconda campagna di scavo condotta dall’Università degli Studi di Cagliari su concessione del Ministero della Cultura e in collaborazione con il Comune di Senorbì. Sono intervenuti il sindaco Alessandro Pireddu, l’assessora comunale alla Cultura Sonia Mascia, la funzionaria della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Cagliari Gianfranca Salis, la direttrice degli scavi Carla Del Vais, il direttore scientifico Marco Giuman, gli archeologici responsabili dei settori di scavo Michela Collu e Dario D’Orlando e la responsabile del Madn Elisabetta Frau. 

L’amministrazione comunale intende avviare una serie di importanti progetti legati alla riscoperta e alla valorizzazione delle zone archeologiche, anche nell’ambito della promozione del turismo interno. Attraverso un finanziamento di 800.000 euro, ottenuto con i Piani di Sviluppo Territoriale, si punta alla realizzazione di un percorso turistico che collegherà le località di Monte Luna e Santu Teru, per proseguire sino al parco di Santa Mariedda, la chiesetta campestre di Santa Lucia ad Arixi e infine Villa Aresu a Sisini. «Tale progetto prevede poi l’integrazione con i finanziamenti del Cammino Minerario di S. Barbara, di cui la nostra comunità è entrata a far parte, aderendo alla relativa fondazione nel 2020», spiega il sindaco Pireddu.

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