Prometteva finte guarigioni in cambio di denaro ma la sua carriera di "santone" è finita ora con gli arresti domiciliari, estesi anche a sua madre.

Il provvedimento emanato dal gip è stato eseguito questa mattina dalla polizia di Quartu Sant'Elena su Selargius.

Le indagini erano cominciate con l'arresto di un uomo colto in flagranza di reato un mese fa, quando aveva estorto a una donna 3.050 euro. Era riuscito a convincerla del fatto che fosse in grave pericolo di vita per un maleficio che aleggiava anche sui suoi cari. La vittima, prostrata per una serie di lutti, era particolarmente vulnerabile e, da quanto raccontato ai poliziotti, aveva consegnato al suo aguzzino - dal giugno scorso - circa 15mila euro in varie rate.

Dagli accertamenti gli agenti avevano rilevato da subito il coinvolgimento della madre del "santone", acquisendo nei suoi confronti elementi di prova schiaccianti. La donna aveva invitato la vittima nella sua abitazione per recitare insieme il rosario e l'aveva poi messa in contatto con il presunto guaritore, che si faceva chiamare "Giorgio". E sempre lei l'aveva convinta a versare il denaro nelle mani del figlio, ricevendolo lei stessa inizialmente.

In questo raggiro è stata coinvolta anche un'altra persona, un anziano che dall'ottobre 2018, con le stesse modalità, aveva versato 1.650 euro per scongiurare la sua imminente morte dovuta, come nel caso predetto, a un grave maleficio.

Il quadro in cui la vicenda si è sviluppata era completato da ulteriori elementi: l'indagata aveva esposto in casa la statua di una Madonnina e raccontava ai visitatori che da quel simulacro sgorgassero vere lacrime, talvolta anche di sangue, insieme a un forte profumo di fiori. Anche di fronte ai poliziotti ha sostenuto l'esistenza della circostanza e gli agenti hanno accertato che dei fazzoletti, bagnati di un liquido spacciato per lacrime, venivano consegnati alle vittime come oggetti dal potere guaritore.

Oggi la "carriera" della coppia truffaldina è finita.

(Unioneonline/s.s.)
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