L’Istituto Comprensivo numero 1 di Selargius ha fatto dell’educazione ambientale una voce importante della propria offerta formativa. Tra i tanti altri progetti riguardanti la salvaguardia dell’ambiente, la scuola ha voluto inserire anche l’adesione a Spiagge e Fondali Puliti, la manifestazione di Legambiente nata per sensibilizzare adulti e ragazzi sull'importanza di proteggere le nostre spiagge e i nostri mari dal loro principale nemico, i rifiuti, soprattutto da quelli costituiti da plastica. Stamattina insegnanti, alunni della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado e volontari del Circolo Legambiente di Cagliari e Sinnai, in collaborazione con il Comune di Quartu Sant’Elena e la Despar, si sono ritrovati nel litorale di Quartu per attuare un’attività di pulizia secondo la modalità della raccolta differenziata lungo i camminamenti pedonali, dal momento che la spiaggia è invece pulitissima, grazie alla continua manutenzione attuata dal comune. Hanno così raccolto cannucce, bicchieri di plastica, tappi, involucri di snack, frammenti di sacchetti di plastica,bottiglie di vetro e plastica e relativi tappi e un numero altissimo di mozziconi di sigaretta (pari a circa 14 kg nelle tre mattinate).

A fine mattinata i ragazzi si sono dichiarati soddisfatti del lavoro svolto e dei numerosi rifiuti raccolti in poche ore, ma soprattutto di essere più consapevoli dei problemi riguardanti spiagge e mari e più desiderosi di contribuire alla loro salvaguardia. I rifiuti ritrovati dai bravissimi ragazzi di Selargius sono in linea con i dati raccolti da Legambiente con l’indagine Beach Litter 2024, compiuta su 33 spiagge in 12 regioni italiane: è risultato che si incontrano una media di 705 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia, a testimonianza di abitudini scorrette e nocive per l’ambiente. Insomma, le spiagge ridotte a pattumiera delle nostre attività.

Il materiale più diffuso ancora una volta risulta essere la plastica. Da sottolineare che purtroppo si ritrovano ancora in gran quantità gli oggetti di plastica monouso, nonostante siano vietati dalla direttiva europea SUP (Single Use Plastic), entrata in vigore il 14 gennaio 2022 e purtroppo largamente inosservata, anche grazie alla mancanza di controlli. Assieme alle reti e attrezzi da pesca e acquacoltura rappresentano ancora il 56,3% del totale dei rifiuti mpnitorati nel 2024.

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