Dirigenti e tecnici col drone per verificare dall'alto la disastrosa condizione a Pitz' Pranu, tra la statale 387 e "Su Pardu".

Il Comune di Selargius ha disposto una ricognizione fotografica  con i droni per poter avviare lo studio del progetto di bonifica del sito dopo che è stato stoccato un centinaio di carcasse d'auto al confine col territorio di Settimo. Nelle vicinanze un campo nomade con una ottantina di persone.

«Non è tollerabile, né umano - dice il sindaco Gigi Concu - consentire che si viva in condizioni igienico-sanitarie precarie, altrettanto non è accettabile continuare a tollerare il degrado della zona di Pitz’e Pranu, dove da anni cerchiamo di risolvere i noti problemi del campo rom che inevitabilmente ricadono su tanti altri cittadini che vivono nella zona o che lì hanno terreni». 

Lo studio del progetto di bonifica è finanziato con centomila euro arrivati dalla Regione. Una piccola parte del finanziamento pari a un milione di euro ottenuto dall’amministrazione selargina nel 2017 dalla stessa Regione, e di fatto messo in pausa a causa delle presenza di diversi residenti del campo.

«Entro l’anno - dice Gigi Concu - il progetto dovrà essere pronto consentendo  di avere un quadro preciso della situazione disastrosa dell’area, le rimanenti risorse del finanziamento iniziale consentiranno di bonificare finalmente l’area, ma ovviamente tutt’oggi ci scontriamo con la presenza di diversi nuclei familiari che nonostante gli sforzi dei servizi sociali e della Caritas non sono riusciti a trovare case in affitto. Ciò che è certo è che non si può più tollerare un palese stato di illegalità e il degrado ambientale che continua a ricadere su tutta la Comunità». 

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