San Sperate, alla dottoressa Beatrice Sanna la terza edizione del Premio Rosalia Uras
Nell’occasione sarà ricordato Paolo Pillonca, giornalista e scrittore che ha promosso e difeso l’identità politica e culturale della SardegnaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Domani, venerdì 4 aprile alle ore 17, nella sala consiliare del Comune di San Sperate in via Sassari 12 si terrà la cerimonia del Premio Rosalia Uras edizione 2024. È stato conferito alla dottoressa Beatrice Sanna, a seguito di esame tra più tesi di laurea, dal Comitato scientifico presieduto dal dottor Raimondo Ibba, con la partecipazione dei professori Paolo Contu e Antonello Pani, per la tesi dal titolo “Valutazione dei prodromi della Sclerosi Multipla: elaborazione di un questionario retrospettivo e suo utilizzo in un gruppo di pazienti e controlli”, con relatrice la professoressa Eleonora Cocco.
Alla cerimonia di premiazione, alla quale saranno presenti la presidenza della Fondazione Sardegna sostenitrice del Premio, autorità pubbliche nazionali, regionali e locali. È attesa tra gli altri la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, impegni istituzionali permettendo. Nell’occasione verrà ricordato Paolo Pillonca, giornalista, scrittore e poeta, che ha dedicato gran parte della propria vita a promuovere e difendere l’identità politica e culturale del popolo sardo. Questo ricordo è affidato alle testimonianze dirette dei giornalisti e scrittori sardi Bachisio Bandinu, Tonino Oppes, Franco Siddi, alle parole e musiche di Piero Marras, alle riflessioni di Antonello Cabras, Emilio Floris, Francesco Agus e Maria Francesca Chiappe.
Il Premio “Rosalia Uras – Medica” è stato istituito dall’omonima Associazione, unitamente al Comune di San Sperate, con il sostegno della Fondazione Sardegna, e il partenariato della Coop. Sociale il “SEME” e il Comitato di Quartiere “Villaggio Pescatori di Giorgino”, per ricordare Rosalia Uras, una donna e una medica chirurga di grande umanità, e dare un piccolo segno di considerazione e incoraggiamento a giovani neolaureati che abbiano discusso tesi innovative negli atenei sardi.
(Unioneonline)