I rapper Hell Raton e Nitro, al secolo Manuel Zappadu e Nicola Albera, non parteciparono al pestaggio di un ragazzo di 26 anni di Serdiana, nel corso di una rissa in un locale di Ortacesus nel gennaio del 2015.

Entrambi, assieme ad Alessandro Padiglia e Stefano Prasciolu, sono stati assolti con la formula più ampia dalla giudice del Tribunale di Cagliari Alessandra Angioni: per non aver commesso il fatto. Altri quattro imputati sono stati assolti perché non si è raggiunta la prova della loro partecipazione (Giuseppe Isola, Paolo Meloni, Luca Padiglia e Ignazio Pisano), mentre in tre sono stati ritenuti colpevoli e condannati a un anno e otto mesi di reclusione: si tratta di Andrea Schirru, Mattia Curreli e Mirko Antonio Maxia. Erano tutti accusati di lesioni personali aggravate, compresi l’ex giudice di "X Factor" e il rapper Nitro.

Nel corso del processo, però, gli avvocati Andrea De Silvestri e Giovanni Campus hanno dimostrato che i due artisti non avevano nemmeno partecipato alla serata poi sfociata in rissa. Tutti e dodici, però, erano stati indicati a suo tempo dalle tre vittime perché riconosciuti attraverso delle immagini consultate nei social, ma poi nel corso del dibattimento sono iniziati ad emergere i dubbi.

Secondo l'accusa, nel gennaio del 2015 il gruppo avrebbe avrebbe preso parte a una rissa scoppiata in una discoteca-ristorante alle piscine comunali di Ortacesus, divampata dopo apprezzamenti ad una ragazza.

I legali di Hell Raton e Nitro avevano da subito ribadito l'assoluta estraneità ai fatti contestati ai propri assistiti che quel giorno - rimarcarono più volte - non sarebbero stati nemmeno in Sardegna né avrebbero partecipato a quella serata. Ora la sentenza che condanna tre dei 12 imputati, assolvendo tutti gli altri.

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