Ammassi di rifiuti che si accumulano da anni, una strada mai asfaltata e il diritto all’acqua potabile negato. Benvenuti a Sant’Isidoro, Quartucciu, dove i residenti si sentono abbandonati e traditi dalle promesse elettorali. Materassi, culle, mobili distrutti, guaine, macerie e persino una cisterna d’acqua abbandonata: questa è la desolante scenografia della strada che costeggia l’argine del fiume, una traversa di via delle More.

Eppure, denunciano i cittadini, «nonostante i proclami e le sfilate in campagna elettorale, non abbiamo mai visto questa strada pulita, asfaltata o libera dai rifiuti. La situazione è sempre la stessa: degrado e abbandono».

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Non solo sporcizia. La strada è un percorso a ostacoli, disseminato di buche e detriti che mettono a dura prova auto e motociclisti. «Forature, sospensioni e ammortizzatori distrutti: ogni volta che percorriamo questa strada rischiamo danni al mezzo e alla sicurezza», denunciano i residenti. E il Comune? «Silenzio».

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Più volte sono state inviate segnalazioni, ma senza una risposta concreta: «Ogni volta veniamo rimpallati da un ente all’altro, senza che nessuno si assuma la responsabilità di intervenire».

Come se non bastasse, molte abitazioni – soprattutto da via delle More in poi e nelle zone più alte di Sant’Isidoro – non ricevono acqua potabile. Un problema che trasforma il disagio in vera emergenza. «Viviamo senza un servizio essenziale, mentre le bollette e le tasse le paghiamo puntualmente. Non è più accettabile».

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E così, ancora una volta, i cittadini lanciano un disperato appello al Comune. «Non vogliamo più parole, vogliamo fatti. Una strada pulita, asfaltata e sicura. E soprattutto vogliamo l’acqua potabile. È un diritto, non una concessione. Basta abbandono, basta promesse. È ora di agire».

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