Dal fruttivendolo e in pasticceria, in pescheria come in drogheria. E poi nel negozio di biciclette, dall’ottico, dal salumiere e anche in enoteca. A Quartucciu, negozio che vai, libro che trovi. Si chiama cross booking ed è l’ultima frontiera del prestito librario che in città lascia - per la prima volta - gli spazi canonici della biblioteca Sanna Sulis per approdare tra gli scaffali delle botteghe rionali. Un modo per unire il piacere della spesa a quello della lettura, scegliendo un volume da leggere sul posto o portare a casa.

L’idea è di Rita Atzeri del Crogiuolo, che con “Mariposa de cardu”, il progetto di animazione e promozione sociale nato in memoria di sua sorella Luisa, ha donato alla biblioteca oltre 500 libri della collezione privata proprio della sorella. «Si tratta della costituzione di un “fondo librario animato”, i cui volumi in parte “viaggeranno in giro per la città”, circolando in luoghi di ritrovo e attività commerciali. Un’altra parte, andrà ad arricchire la dotazione della biblioteca comunale per il prestito e la consultazione. Si tratta di un progetto unico nel suo genere per il carattere sperimentale dell’iniziativa», commenta entusiasta Rita Atzeri.

Un’idea originale accolta con entusiasmo dai negozianti. «Sia io che mio fratello siamo grandi lettori e ci piace l’idea del “riciclo” dei libri», afferma Francesca Moi che nell’enoteca in via Le Serre ha sistemato alcuni romanzi tra confetture e creme salate, «è bello che i libri circolino e arrivino in modo così originale a tutti». La curiosità c’è, ma forse ancora in tanti non hanno ancora capito come funziona. «Forse non tutti sanno che possono consultarli o prenderli», aggiunge Elena Etzi, fruttivendola in via Rosselli, «li guardano, forse pensano siano i miei e non tutti chiedono, un’amante della lettura come me, non poteva non sposare questa iniziativa». Poco più in là c’è l’Ottica Pilleri: «Qui hanno già preso due libri in prestito», spiega Giulia Pilleri. Nella pescheria di via Nazionale sono invece a disposizione “La grammatica di Dio” di Stefano Benni e altri romanzi. «È una bella idea per fare cultura e avvicinare le persone alla lettura», sottolinea la titolare Alessia Mossa.

Quale posto migliore per rilassarsi con un buon libro se non quando si è dalla parrucchiera? «Ho aderito subito perché credo che offrire un tipo di lettura diverso dalle solite riviste sia un valore aggiunto. I libri sono arrivati ieri, ancora nessun feedback, ma sono certa sia un’attrazione per le clienti», assicura, invece, Francesca Dessì, parrucchiera in via Mandas. 

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