Sono almeno sei le coltellate che Paolo Randaccio ha inflitto alla moglie Angelica Salis, 60 anni, massacrata ieri nella cucina di casa al numero 34 di via Sarcidano a Quartucciu.

E’ quanto emerge da una prima indagine sul corpo della donna, uccisa probabilmente dopo l’ennesima discussione col marito. Salis forse è stata colta di sorpresa, non ha fatto in tempo a difendersi ed è finita sul pavimento in una pozza di sangue.

Randaccio, padre dei loro tre figli, ha subito chiamato i carabinieri: “Venite a casa, ho ammazzato mia moglie”, ha detto al telefono. Poi ha atteso i militari sull'uscio di casa, facendosi arrestare. Ora si trova nel carcere di Uta: il magistrato, Nicola Giua Marassi, lo interrogherà forse domani o domenica dopo l'esito della perizia necroscopica che sarà eseguita dal medico legale Roberto Demontis al Policlinico di Monserrato.

La donna era già morta all'arrivo delle forze dell'ordine, forse fatale una ferita al collo. I rilievi sono andati avanti per alcune ore.

LE TESTIMONIANZE – "Litigavano, come tutti”, minimizzano i vicini. Ma anche mercoledì sera si sono sentite le loro voci. Angelica Salis è uscita di casa correndo, scalza. Ha raggiunto il bar vicino e ha detto di essere stata picchiata. Un racconto confuso a cui le persone presenti non hanno dato peso. Invece era il prologo dell'ultima discussione di ieri pomeriggio, quella fatale.

Randaccio e Salis vivevano da soli nell'appartamento al primo piano, civico 34: i tre figli, Augusto, Enrica e Annarita, sono andati via di casa da tempo, ma tornavano spesso a far visita specialmente nell'ultimo periodo. La donna forse soffriva di depressione.

"A volte la vita ti mette in ginocchio, ti fa piangere e tu pensi di non avere la forza di andare avanti – aveva scritto qualche giorno fa sui social – ma tu ricorda che c'è qualcuno che vive dei tuoi abbracci e dei tuoi sorrisi. Alzati e lotta perché la vita non è sempre facile, ma è la cosa più preziosa che possiedi”.

(Unioneonline)

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