Il progetto delle Fornaci Picci e Distillerie Capra entra nel vivo. Istituzioni cittadine, mondo dell’imprenditoria, sindacati, associazioni di categoria, portatori di interesse hanno gremito oggi la Sala Affreschi dell’Ex Convento dei Cappuccini, in occasione della giornata informativa promossa dall’amministrazione comunale per fornire tutti i chiarimenti e le informazioni utili riguardo i progetti in essere per la riqualificazione dei due complessi industriali ormai dismessi.

Al centro dell’incontro la rinascita delle Fornaci Picci dimesse da anni, dove è previsto un intervento di social housing - 75 alloggi a canone agevolato - spazi per esposizioni e coworking, parcheggi. Il primo finanziamento incassato risale al 2021: 15 milioni circa conquistati dal Comune con il bando “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”. Focus anche sulle Distillerie Capra, destinate a diventare un polo universitario decentrato per la ricerca e l’innovazione, in accordo con l’Università di Cagliari. «Per secoli questa città ha avuto un ruolo subalterno a Cagliari, legato soprattutto all’agroalimentare e anche alla produzione salina», ha detto il sindaco Graziano Milia. «Poi nel Dopoguerra lo sviluppo cagliaritano ha trainato anche la crescita repentina della nostra città, un inurbamento che tuttavia non aveva una lettura economica, ma soprattutto demografica, legata all’opera di accoglienza a cui la città si è prestata al posto del capoluogo. Un inurbamento quindi complesso, non leggibile, una città divisa, che ha interessato vari quartieri del territorio, dalla Zona Musicisti a Pitz’e Serra, e poi il litorale, luoghi che non comunicavano tra loro. Ci siamo posti il problema di farli comunicare, di dare alla città un’identità, nella lettura del sociologo Bauman, ovvero quello che si vuol diventare. C’è quindi la necessità di ricostruirsi nei ruoli e nelle funzioni, individuarne nuovi che non siano solamente di interesse cittadino ma di interesse metropolitano e anche regionale. I due progetti, Fornaci e Distillerie, si inseriscono in questa politica, così come altre scelte fatte per la città, quali il nuovo Poetto, il teatro, la disponibilità a ospitare una casa dello studente e un ITS innovativo, e tante altre cose, piccole e grandi, che ci permetteranno di svolgere un ruolo che non guarda solo al nostro territorio»,  ha concluso Milia.

«Il piano per le Fornaci Picci riunisce in sé evolute funzioni di servizio, senza perdere di vista laforte componente identitaria che ha rappresentato, come conferma il forte legame affettivo di tanti portatori di interesse con questo ex complesso industriale, uno dei primi in Sardegna», ha evidenziato l’assessore all’Urbanistica Aldo Vanini. «E lo stesso vale per le Distillerie Capra, per le quali sono in fase avanzata le interlocuzioni con l’Università di Cagliari: portare a Quartu questa funzione significa dare alla città un ruolo e un status diversi», ha aggiunto Vanini. «Vogliamo costruire un rapporto stabile con l’imprenditoria, preferibilmente locale, ma siamo aperti a tutti coloro che vedono Quartu come un’opportunità. Perché questa Amministrazione vuole assolutamente essere concreta, puntando solo su progetti che hanno la possibilità di procedere con una tempistica consona», ha spiegato ancora Vanini. «Ed è infatti nel rispetto di questa filosofia che puntiamo al taglio del nastro sia alle Fornaci Picci che alle Distillerie Capra».

© Riproduzione riservata