Le piogge copiose e insistenti e il forte vento che hanno caratterizzato gli ultimi giorni di novembre e i primi di dicembre, hanno causato importanti danni nelle aziende agricole e zootecniche di Guamaggiore. Motivo per il quale la Giunta comunale, convocata d’urgenza dal sindaco Nello Cappai, ha chiesto lo stato di calamità naturale per l’agricoltura.

“Le violente e frequenti precipitazioni delle scorse settimane, che ancora persistono e sembrano non avere fine, hanno infatti provocato ingenti danni nelle nostre campagne”, spiega il primo cittadino. 

Sindaco e assessori, dopo aver sentito i rappresentanti del mondo agro-pastorale, hanno deciso di attivare al più presto adeguate forme di sostegno economico per il comparto.

“Sono gravissime le perdite per quanto riguarda le colture foraggere, così come per i produttori di ortaggi e cereali sui quali si è abbattuta la furia del tempo”, continua Cappai, che ha effettuato in prima persona il sopralluogo in gran parte del territorio agricolo del paese. A rischio non sono soltanto i raccolti e le produzioni di quest’anno, ma la sopravvivenza delle aziende di Guamaggiore, che vedono notevolmente ridotti i loro ricavi e i loro redditi per la perdita parziale o totale delle produzioni. 

L’amministrazione comunale, nell’impossibilità - almeno allo stato attuale - di fare una conta dei danni, ha chiesto che venga riconosciuto lo stato di calamità naturale sul territorio.

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