Dodici anni e otto mesi. È la condanna inflitta dalla giudice del Tribunale, Manuela Anziani, al 77enne Luigi Piras, di Monserrato, accusato dell’omicidio del padrone di casa Antonio Pisu, impresario edile di 79 anni, ucciso al culmine di un litigio a Monserrato il 28 dicembre 2021. Il pubblico ministero Gaetano Porcu aveva chiesto una condanna a 13 anni e 4 mesi.

Motivo del litigio era la mansarda nella quale l’imputato viveva, su cui verteva uno sfratto esecutivo. L’ennesimo diverbio era poi sfociato nel sangue quando Pisu era salito da Piras per chiedergli, per l’ennesima volta, quando avrebbe fatto i bagagli. Ne è nato un alterco al culmine del quale l’imputato ha impugnato una pistola calibro 7,65, facendo fuoco. La vittima, colpita al petto, non ha avuto scampo.

Il pm Porcu al termine delle indagini della Squadra Mobile non aveva contestato aggravanti all’imputazione di omicidio volontario, da qui la possibilità dell’avvocato difensore Michele Zuddas di chiedere un processo in abbreviato per Piras.

Oggi la sentenza, che ha condannato l’imputato a 12 anni e 8 mesi. Le parti civili erano assistite dai legali Pamela Marianna Piras, Iacopo Porcu, Marco Perra e Graziella Atzeni.

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