Un’altra aggressione nel carcere di Uta, stavolta ai danni di un poliziotto e un’infermiera.

A denunciare l’accaduto è il Segretario nazionale del sindacato autonomo Polgiust Roberto Melis: “Purtroppo ieri per i colleghi del carcere di Uta sarà un altro giorno da ricordare, ma non per le celebrazioni del 205°  anniversario del Corpo dì Polizia Penitenziaria, ma bensì per l’ennesima aggressione agli operatori penitenziari. Questa volta oltre al poliziotto di turno è toccato anche a un’infermiera”.

"Il tutto – ricostruisce – è successo in pochi istanti: un detenuto chiedeva di poter uscire dalla camera detentiva per effettuare una telefonata, una volta fuori si scagliava contro poliziotto e infermiera con dei violenti pugni al viso".

I due “sono stati immediatamente trasportati al Pronto soccorso cittadino” dove sono state diagnosticate loro “importanti lesioni al viso”. 

“L'aggressione di ieri – conclude Melis – ci preoccupa e non poco. Queste situazioni sono una sconfitta della gestione del sistema penitenziario. Voglio augurare una pronta guarigione agli operatori coinvolti e al contempo, per l’ennesima volta, chiediamo interventi precisi affinché si possa ristabilire il giusto rispetto delle leggi all’interno degli istituti penitenziari. Speriamo che stavolta ci sia anche un celere intervento da parte della politica, del ministero della Giustizia e dell’intero governo. Non con le solite passerelle e belle parole ma con atti concreti”.

(Unioneonline/D)

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