Muore travolto dalla ruspa a Macchiareddu, Uil: «Questi non sono incidenti ma omicidi»
Duro affondo del segretario generale del sindacato in Sardegna: «Una guerra civile di cui il Governo fa finta di non accorgersi»«Simone è la sesta vittima sul lavoro in Sardegna dall'inizio dell'anno, ma gli incidenti che abbiamo registrato in questi mesi dall'inizio del 2024 non sono incidenti, sono omicidi».
È il duro affondo del segretario generale della Uilcom Sardegna, Tonino Ortega, in merito alla morte di Simone Furia Calledda, il 42enne operaio edile di Iglesias, avvenuta ieri a Macchiareddu, nella zona industriale tra Cagliari e Assemini.
«Le tragiche morti sul lavoro di questi mesi in Sardegna e in tutto il territorio nazionale provano che siamo di fronte ad una emergenza continua, una guerra civile di cui il Governo fa finta di non accorgersi - evidenzia Ortega -. Fino ad oggi abbiamo ricevuto proposte insufficienti, ci sono pochi controlli e pochi ispettori. È stata prevista una patente a punti inutile che non farà chiudere nessuna azienda anche se questa contravvenisse gravemente alle norme su salute e sicurezza».
La Uilcom Sardegna esprime, quindi, il proprio cordoglio alla famiglia del povero Simone, ma chiede interventi concreti per porre fine a questa strage. «Siamo davvero stanchi perché il dolore per l'ennesimo sacrificio di un lavoratore non viene accompagnato dall'introduzione di misure realmente efficaci e non solo di facciata - conclude Ortega -. È ora di introdurre il reato di omicidio colposo».
(Unioneonline/v.l.)