«No al cibito sintetico. Ci sentiamo coinvolti nella campagna di sensibilizzazione che la Coldiretti sta portando avanti in Italia per dire no al cibo prodotto con sistemi artificiali proposti da multinazionali che fiutano grandi affari». L'assessore comunale alla Attività produttive Franco Orrù ha portato il problema in Consiglio a Sinnai dopo che il tema era stato dibattuto anche in Giunta.

Lo ha fatto con una mozione mirata a dare a questa battaglia (che viene portata avanti anche con la raccolta di firme) un indirizzo politico, affinché il Parlamento italiano agisca di conseguenza, votando contro il confezionamento dei cibi prodotti artificialmente. Un problema serio.

«Chi conosce la Coldiretti sa bene quanto tenga a difendere i prodotti della terra, la loro genuinità, i loro sapori, i loro profumi. Chiedo a tutto il Consiglio a votare questa mozione che boccia appunto il cibo sintetico», ha detto Orrù.

È seguito l'intervento del consigliere di minoranza Aldo Lobina, di "Sinnai libera" per dire «no al latte senza mucche e senza pecore; per dire no all'olio senza olive. Per dire no al miele senza le api perché dobbiamo essere tutti con la gente dei campi, con gli agricoltori e i pastori. Con noi stessi. E anche con la nostra cucina tradizionale. La Coldiretti si sta giustamente battendo per promuovere una legge in Italia contro la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico. Gli agricoltori, gli  allevatori e pescatori sarebbero i primi a soffrire e ne andrebbe della nostra stessa identità territoriale».

Dopo il dibattito la mozione è stata votata da tutto il Consiglio.

Raffaele Serreli

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