«Spero che la magistratura faccia chiarezza e renda giustizia a Stefano, vi sono vicino in questo triste momento e mi unisco al vostro dolore». Parole commosse pronunciate al telefono da Massimo Moratti, il patron della Saras, alla famiglia di Stefano Nonnis, l'operaio quarantaduenne di Santadi morto mercoledì all'interno della raffineria di Sarroch.

Cordoglio e aiuto

È stato il fratello di Stefano, Cristian, a ricevere la telefonata. «Quando mi ha chiamato Moratti, ho percepito dalla sua voce un leggero imbarazzo, quasi non volesse disturbare, mentre quando gli ho dimostrato un atteggiamento di disponibilità si è tranquillizzato. L' ho ringraziato a nome di tutta la famiglia per la sua disponibilità».

Massimo Moratti (archivio L'Unione Sarda)
Massimo Moratti (archivio L'Unione Sarda)
Massimo Moratti (archivio L'Unione Sarda)

Cristian Nonnis ha ricevuto anche la chiamata di Andrea Geraldo che si è fatto portavoce dei dipendenti della Saras. «Ogni lavoratore vuole dare un proprio contributo», ha detto il sindacalista, «ognuno di loro rinuncerà alla retribuzione di alcune ore di lavoro, per donare i compensi alla famiglia ed essere anche simbolicamente vicini alla famiglia».

I funerali

Intanto oggi alle 16 a Santadi, nella frazione di Terresoli, si svolgono i funerali di Stefano Nonnis. Nella chiesa di san Giovanni Bosco oltre ai familiari e ai tanti compaesani, anche i compagni della squadra di calcio, gli amici del gruppo folk.

(Unioneonline)

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