"Come vanificare una legittima richiesta di sicurezza e rischiare di passare dalla ragione al torto". Così Luisa Murru, sindaco di Monastir, commenta il danneggiamento di alcune biciclette, appartenenti ad alcuni migranti.

L'episodio (sellini e ruote vandalizzate) è avvenuto in mattinata, ad una fermata dei bus di linea.

"Le biciclette danneggiate alcune ore fa nel pieno centro del paese - spiega Murru - erano parcheggiate, come ogni giorno, da persone che prendono la corriera o vanno a lavorare. La loro colpa? Probabilmente per qualcuno il solo fatto di essere migranti. Poco conta il fatto che una appartenesse a un cittadino italiano. Conta invece il gesto di alcuni, che definire incivili è dir poco. Forse avranno pensato di farsi giustizia da soli, nei confronti però di persone innocenti. O forse avranno voluto dare un avvertimento, rivolto a non so chi, o di dare prova di forza e coraggio".

"Mi spiace invece dire che hanno dato prova di vigliaccheria, ignoranza e stupidità, oltre che di essere ben lontani dalla legalità", prosegue il sindaco, che condanna l'episodio, e l'intenzione manifestata di "qualcuno in paese che vuole organizzare ronde e spedizioni punitive: un reato".

Il danneggiamento delle bici, posteggiate alla fermata del bus sul quale i migranti (e non solo) salgono per dirigersi al lavoro, segue di qualche giorno i gravi fatti che hanno visto alcuni giovani algerini fuggiti dal Centro di accoglienza di Monastir importunare delle ragazzine del paese.

Il sindaco Murru, che ha chiesto maggiori controlli al Prefetto, ha dunque preso posizione su quanto accaduto, che potrebbe essere collegato con i fatti di venerdì scorso.
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