Domani, martedì 22 gennaio, è il giorno tanto atteso dall’intera comunità di Mandas: l’antica croce sparita dalla chiesa parrocchiale diversi anni fa e poi ricomparsa misteriosamente a Londra farà finalmente rientro in paese. 

Il prezioso oggetto sacro era stato rubato negli anni Settanta del secolo scorso dalla chiesa parrocchiale San Giacomo, per poi ricomparire di recente in una prestigiosa asta inglese. Il sindaco Umberto Oppus, dopo varie interlocuzioni, è riuscito a mettersi d’accordo con chi deteneva l’antico cimelio per la restituzione.

In cambio della croce il proprietario che l’aveva acquistata all’asta ha incassato il corrispettivo della somma spesa: 10.000 stanziati dalla Fondazione di Sardegna e concessi al Comune di Mandas per chiudere l’accordo. «Siamo entusiasti – ha detto Oppus – insieme al parroco don Davide Pau stiamo organizzando la solenne esposizione in chiesa». La croce processionale è stata realizzata a Mandas nel 1636 su commissione del reverendo Sisinnio Putzu e rubata da ignoti nei primi anni Settanta.

Dopo aver risolto il caso della croce, adesso l’amministrazione comunale vuole vederci chiaro sul furto di una tela del 1662 che era custodita nella chiesa della Madonna del Rosario. Il primo cittadino ha presentato la segnalazione ufficiale ai carabinieri i quali hanno avviato un’indagine. «Stiamo procedendo con il Nucleo per la tutela dei Beni culturali nella ricostruzione del furto di una tela conservata nella chiesa della Madonna del Rosario, conosciuta come chiesa di San Cristoforo», spiega Umberto Oppus, portavoce di una vera e propria crociata per la tutela del patrimonio ecclesiastico di Mandas. «Chiunque abbia foto o semplici ricordi contatti pure il sottoscritto», conclude il primo cittadino. 

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