La truffa del cavallo dipinto: venduto come baio scuro, era stato pitturato
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Al momento dell'acquisto, "Petito Man" aveva il manto baio scuro. Ma qualche giorno dopo aveva iniziato a perdere colore con la sudorazione: altro che scuro, è un cavallo baio normale con macchie bianche sulle zampe e sul muso. Insomma: era stato verniciato. Una truffa.
Sembra una trama da film comico, invece è la storia contenuta in una sentenza ormai passata in giudicato che ha visto Dino Pilloni, 55 anni, condannato a 4 mesi di reclusione e 200 euro di multa con pena sospesa. L'ultima parola, di recente, è arrivata dai giudici della Cassazione che gli hanno bocciato il ricorso presentato dall'avvocato Marco Atzori, giudicandolo inammissibile. Nel giugno del 2008 - stando a quanto ricostruito nei processi - Dino Pilloni aveva consegnato a Pasqualino Abis un cavallo (risultato poi di un altro proprietario, tale Pierluigi Federico) con qualità differenti da quelle pattuite e per le quali aveva pagato alla consegna 5000 euro. L'animale era esattamente quello contrattato, ma col passare dei giorni, sudando, il manto - un bel baio scuro - iniziò a schiarire con la sudorazione e comparvero delle macchie bianche sul muso e nelle zampe. «Gli artifici e i raggiri integranti il delitto di truffa», scrivono i giudici della Cassazione, «non sono stati ravvisati in relazione alla vendita di un cavallo al posto di un altro, quanto piuttosto alla vendita di un animale di colore diverso da quello mostrato, colorandone artificialmente il manto». Insomma, una truffa in piena regola costata a Pilloni la condanna in Tribunale (il 21 maggio 2014), confermata in Appello (il 23 giugno 2015) e ora diventata definitiva con la Cassazione che ha aggiunto 1000 euro di spese processuali.