La strada delle polemiche: "La Statale 128 non è sicura"
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Strada delle croci, percorso a ostacoli e via della lentezza.
Sono solo alcuni dei modi in cui gli automobilisti della Trexenta e del Sarcidano hanno ribattezzato la Statale 128 (vecchio o nuovo tracciato, cambia poco) realizzata a rate dalla Regione per avvicinare il centro dell'Isola all'hinterland di Cagliari.
L'ultimo, in ordine di tempo, problema di sicurezza è legato all'installazione delle enormi torri-faro per illuminare le rotonde negli svincoli per Senorbì, Selegas, Ortacesus, Suelli e Gesico.
Sono stati spesi 250mila euro (50mila per ognuna delle 5 torri-faro) per peggiorare le cose.
"Un tratto della Statale 128, inaugurata qualche anno fa, è già in stato di emergenza a causa di un cantiere che parrebbe in stato di abbandono", protesta Eugenio Lai, sindaco di Escolca e vicepresidente del Consiglio regionale, che ha presentato un'interrogazione al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all'assessore ai Lavori Pubblici, Edoardo Balzarini per chiedere interventi urgenti.
"È necessario capire quali cause hanno ostacolato la conclusione dei lavori e rimuovere al più presto tutto quanto crea ostacoli o pericoli per gli automobilisti", si legge nell'interrogazione. Non sono queste le uniche problematiche legate alla viabilità.
"L'Anas deve anche appaltare i 4 milioni di finanziamento regionale per l'incrocio Serri-Escolca della 128", conclude Lai.