La morte di Francesca Deidda: «Su Igor Sollai gravi indizi di colpevolezza»
L’autotrasportatore è accusato di aver ucciso la moglie, i difensori hanno chiesto i domiciliari: attesa per la decisione del RiesamePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Per ora Igor Sollai resta in carcere a Uta. Il Tribunale del riesame ieri ha ascoltato le ragioni degli avvocati difensori che hanno sollecitato per l'autotrasportatore di 43 anni (accusato di aver ucciso la moglie Francesca Deidda) una misura meno restrittiva della libertà rispetto al carcere, cioè i domiciliari con un braccialetto elettronico per seguirne a distanza i movimenti.
Il giudice ha prestato attenzione anche alla replica del sostituto procuratore Marco Cocco, due ore tutte d'un fiato per ribadire quanto già scritto nella richiesta di arresto di Sollai, cioè che esistono a suo parere gravi indizi di colpevolezza.
Il Tribunale del riesame si è riservato la decisione sull'eventuale scarcerazione di Sollai, attesa per oggi o domani. Gli avvocati difensori di Sollai, Carlo Demurtas e Laura Pirarba, hanno depositato una memoria e hanno sostenuto che non sussistono il pericolo di fuga, di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove: da qui la richiesta dei domiciliari per il loro assistito.
Oggi i carabinieri del Ris esamineranno l'auto di Francesca, una Yaris che dopo la sua sparizione il marito aveva venduto (insieme a un divano di casa). Domani sopralluogo nella casa di San Sperate sempre dei carabinieri del reparto investigazioni scientifiche.
(red. pro.)
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