È rimasto sotto i ferri fino alle due del mattino, la speranza dei chirurghi è di avergli salvato il braccio amputato dalla macchina spaccalegna, che stava utilizzando nel podere di famiglia a San Pietro, nelle campagne di Castiadas.

L'équipe di Chirurgia della mano dell'ospedale Marino di Cagliari, diretta da Luciano Cara, spera di aver fatto il miracolo, ma soltanto nei prossimi giorni si saprà se l'intervento al quale è stato sottoposto il quindicenne rimasto gravemente ferito ieri è riuscito.

I medici sono abbastanza ottimisti, dopo l'amputazione pressoché totale dell'arto dovuta all'azione della macchina: il ragazzo è arrivato in ospedale con il braccio quasi totalmente distaccato all'altezza della spalla, alla quale lo univa solo un lembo di pelle.

Ora è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Marino, ma non è in pericolo di vita.

I chirurghi, che l'hanno tenuto al tavolo operatorio per oltre dieci ore, alle 2 della notte hanno lasciato la sala dopo aver "rivascolarizzato" il braccio, che ora è sotto costante controllo.

L'équipe è pronta a intervenire nuovamente, augurandosi che non sia necessario. Ieri mattina, il quindicenne aveva acceso il trattore, al cui motore ha collegato la macchina idraulica spaccalegna.

A causa dell'erba bagnata, è scivolato e la macchina ha agganciato il guanto, risucchiandogli il braccio., che è stato tranciato all'altezza della spalla.

Un elicottero dei Vigili del fuoco l'ha trasportato all'ospedale Brotzu e, da lì, un'ambulanza l'ha condotto al Marino.

Luigi Almiento

L'INCIDENTE:

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