"Fratello mio, è passato troppo tempo, io ho perso una persona speciale ma eri, rimani e rimarrai per sempre nel mio cuore", e ancora "Non dimenticherò mai né te, né il tuo splendido sorriso".

Stefano Paolucci ricorda così il fratellino Lorenzo, una delle due vittime di Luigi Chiatti, ribattezzato il "mostro di Foligno".

Lorenzo Paolucci fu pugnalato al collo a soli 13 anni esattamente 25 anni fa, il 7 agosto del 1993, nella casa di Chiatti, che era riuscito ad attirarlo in una trappola.

Poche ore dopo l'allora 25enne è stato arrestato per l'omicidio, confessando anche quello di Simone Allegretti, di 4 anni, assassinato il 6 ottobre del 1992.

Per quei delitti, Chiatti è stato condannato all'ergastolo in primo grado, e a trent'anni in appello, processo nel quale gli hanno riconosciuto la seminfermità mentale.

Affetto da un grave disturbo narcisistico della personalità, è considerato uno dei più terribili serial killer della storia italiana. "La personificazione del Male", hanno detto le persone che hanno avuto modo di parlare con lui in carcere, sostenendo che non si sia mai pentito.

Simone Allegretti (foto Ansa)
Simone Allegretti (foto Ansa)
Simone Allegretti (foto Ansa)

Nel 2015 è stato trasferito dal carcere di Prato alla Rems, Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza, di Capoterra, in Sardegna, tra le polemiche dei residenti.

Qui, hanno stabilito i giudici, avrebbe dovuto scontare almeno altri tre anni. Tra pochi mesi, dunque, potrebbe uscire.

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