Ancora allarme per il maltempo nei Comuni del Sud Sardegna.

A Sinnai, nella zona di Tasonis, vicino al Monte Serpeddì, dove già si contano danni per le piogge dei giorni scorsi, trentacinque persone hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni a causa dello straripamento di un fiume.

Quindici le case rimaste isolate, con il sindaco Tarcisio Anedda che ha deciso di ordinare l'allontanamento dei residenti per precauzione, alla luce del nuovo bollettino di allerta meteo diramato dalla Protezione civile.

Le persone sfollate saranno ospitate fino a nuovo ordine da amici e conoscenti.

LA SITUAZIONE - Ma a Sinnai l'emergenza non è solo nella borgata di Tasonis, ma un pò su tutto il territorio di collina.

Le criticità sono state rilevate anche altrove. Danni a Corongiu, danni nella zona della diga di Santu Barzolu, dove l’alluvione ha divelto una delle due condotte dell’acqua che alimentano il paese, tanto che si è reso necessario riattivare i pozzi artesiani dell’acqua potabile.

Sulla stessa collina antistante la strada che porta all’acquedotto, invece, il costone ha franato.

Situazione preoccupante anche a Santu Basileddu e Cuili Prazzeri, dove la furia delle acque si è portata via anche capi di bestiame e arnie di miele. La zona è isolata con i pastori e il bestiame in forte difficoltà. Danni, poi, a Monte Cresia e a Solanas. Proprio a Solanas, per superare l'emergenza, è stata aperta una strada privata.

IL SINDACO - "Siamo in piena emergenza - dice il sindaco Tarcisio Anedda. "Abbiamo deciso di proclamare lo stato di calamità naturale. È necessario denunciare subito i danni".

Proprio oggi l’assessore all’Agricoltura Franco Orrù assieme ad un dipendente del Comune ha avviato il relativo iter procedurale. Una situazione gravissima che ha interessato anche la zona di Sa Spragaxia.

GLI ALTRI COMUNI - Ma la devastazione è arrivata anche a Monte Nieddu-Piscina e Nuxedda, nei territori di Quartucciu e Maracalagonis, dove si fa la conta dei danni dopo le devastanti piene degli ultimi giorni.

Ci sono pastori che hanno perso il bestiame, residenti che non possono neppure rientrare a casa dopo che guadi e ponticelli sono stati distrutti dalla furia del rio "Piscina Nuxedda" che due giorni fa si è trasformato in un fiume in piena spazzando via tutto quello che ha trovato, recinzioni di abitazioni, grossi alberi e anche bestiame e alveari.

Un allevatore, Marco Fadda, ha perso il gregge. Salvatore Corona di Quartucciu ha una casa proprio a Monte Nieddu: "Ancora non è venuto nessuno a darci un aiuto. Sono almeno una decina le case danneggiate dal nubifragio e dal Rio Piscina Nuscedda che è sceso a valle trasciando tutto, mattoni di recinzioni compresi. Diverse case sono rimaste lesionate anche all'interno. Ieri abbiamo cercato di far tornare le acque nel suo alveo naturale. Abbiamo utilizzato badili e le nostre mani. La situazione è difficile e i danni sono enormi".

In zona Maracalagonis stanno operando le ruspe inviate dal Comune. Ma si attendono giornate lunghe e difficili. I danni sono davvero ingenti.

LE IMMAGINI

- MONTE NIEDDU:

- SINNAI:

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