Gesico, un anno e mezzo senza medico di base
Dibattito politico per cercare di risolvere la mancata copertura del servizioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dibattito aperto sulla Sanità territoriale a Gesico, su iniziativa del consigliere comunale di opposizione Giosuè Melis che ha coinvolto il Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Ugo Cappellacci, e il consigliere regionale Ivan Piras sulla questione della mancanza di un medico di base in paese da oltre un anno e mezzo.
I cittadini sono costretti a spostarsi nei paesi limitrofi, come Suelli o Mandas, anche per una semplice ricetta. «Sono mancanze che incidono negativamente anche sul problema dello spopolamento», ha sottolineato Melis.
Nonostante la disponibilità dell’amministrazione cittadina ad offrire una sede a titolo gratuito, questa lacuna non è stata colmata. «Durante la discussione sulla riforma sanitaria - ha aggiunto Piras - abbiamo proposto un emendamento proprio per affrontare queste difficoltà e creare delle strutture di riferimento per riavvicinare i servizi sanitari ai territori, ma la Presidente Todde ha tirato dritto con una legge che non offre risposte alle comunità».
Sui medici di famiglia si è soffermato Ugo Cappellacci, che insieme ai deputati di Forza Italia ha presentato una proposta di legge alla Camera dei deputati, che prevede il superamento della cosiddetta quota capitaria, ovvero i compensi proporzionati al numero dei pazienti, e il riconoscimento di una quota fissa più un’altra in percentuale per non penalizzare più coloro i quali lavorano nelle sedi meno popolose dove è più difficile raggiungere il livello massimale di pazienti: un provvedimento che fungerebbe da incentivo per le sedi attualmente scoperte. Tutto questo si inquadra in un nuovo modello che, con le Case di Comunità e le Case della Salute, andrà a riavvicinare i servizi sanitari ai cittadini, superando le disparità tra territori.