A Gesico verrà istituita la Festa dei Tre Santi Martiri Bambini. Verrà celebrata il 30 novembre su iniziativa della Parrocchia Santa Giusta e in particolare del parroco don Efisio Zara.

Un appuntamento annuale per celebrare il culto dei tre bambini martiri Gesimundo, Flore e Victoria, che si pensa fossero partiti da Gesico alla volta della Spagna, accompagnati da alcune famiglie. Il ritrovamento delle spoglie dei tre bimbi fece infatti tanto clamore da interessare la Corte di Spagna. Secondo la tradizione nel luogo dove vennero seppelliti nascono da sempre dei gigli selvatici (il giglio è uno dei simboli del martirio).

«Fino al documento che abbiamo trovato nell’archivio di Stato, nessuno sapeva né della lapide e tantomeno dove fossero finite le spoglie di questi tre martiri bambini», spiega il presidente Pro loco Carlo Carta che, da diversi anni, sta portando avanti studi e ricerche sulle leggende legate dei piccoli martiri.

L’ultima iscrizione di quelle provenienti da Sant’Amatore di Gesico è relativa a tre bambini, Iesmundus di nove anni, Floris di all’incirca sei anni mentre l’età di Victoria non può essere definita con precisione, ma sembrerebbe 10 anni. L’onomastica dell’iscrizione appare caratterizzata dall’antroponimo Iesmundus, latinizzazione del nome germanico Gesimundo. Mentre a proposito di Floris viene sottolineata la sua origine sarda, in questo caso di Gesico, con l’etnico Calaritanus. Questa lastra attualmente è custodita nella Parrocchiale dedicata a Saint Genis, nella cittadina Catalana di Vilassar de Dalt, ed è stata rinvenuta dallo Studioso Catalano Josep Samon Forgas.

L’iscrizione ha una storia particolare in quanto, ritrovata a Gesico, sappiamo che fu donata assieme ad altre iscrizioni e 67 reliquie di altrettanti martiri rinvenuti durante la campagna di scavi condotta personalmente dall’arcivescovo d’Esquivel ad un aiutante del Viceré di Sardegna, il Conte d’Eril, che aveva preso parte per conto delle autorità spagnole a Cagliari alla fortunata stagione degli scavi presso i luoghi di culto della città: il misterioso Salvador Reira. Quest’ultimo, originario di Villassar, fece trasferire le reliquie, autenticate dal d’Esquivel, come testimonia un documento del 13 marzo 1623, a Villassar de Dalt. Oggi i santi martiri sardi giunti a Vilassar de Dalt costituiscono una particolare testimonianza che ci legano al Mediterraneo e alla Catalogna.

Lo scorso anno ad aprile c’è stato il 400° anniversario dell’arrivo dei Santi Martiri a Vilassar de Dalt. A dicembre nel piccolo centro della Trexenta sarà ospite lo scrittore Josep Samon Forgas per sancire il gemellaggio con l’invito ufficiale rivolto alla comunità gesichese. «Come obiettivo da raggiungere nell’immediato - conclude Carlo Carta - ci siamo dati l’inserimento della festa dedicata ai tre martiri bambini di Gesico. La calendarizzazione sarà presto inoltrata alle sedi competenti e come data abbiamo scelto il 30 novembre, data del ritrovamento dei loro corpi. In questo modo San Gesimundo, Flore e Victoria saranno degnamente ricordati anche qui a Gesico, dove tutto ebbe inizio».

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