«Il motivo per cui siete qui è uno solo: noi ci sentiamo responsabili di indicarvi la strada giusta nella vostra crescita adolescenziale». 

Sono le parole del parroco della chiesa di Frutti d’Oro a Capoterra Battista Melis ad aprire l’incontro sul tema della legalità e della socializzazione, tenutosi ieri sera nel Salone Bonfiglioli, spazio della parrocchia riservato ad iniziative di vario genere.

Alla serata hanno preso parte un grande numero di ragazzi che vanno dalla prima media alle superiori. Il tema è particolarmente caro ai ragazzi di questa fascia d’età, che si stanno affacciando all’adolescenza e hanno bisogno di punti di riferimento e capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.

«Il termine legalità è una parola dalle mille interpretazioni, ma non c’è bisogno di conoscere il significato per capire che essa è dentro ognuno di noi, e si chiama buonsenso», spiega il comandante della stazione dei Carabinieri di Capoterra, Leonardo Del Gaudio, ospite dell’incontro «non bisogna conoscere la legge perché la nostra coscienza sa cosa è giusto e cosa no: bisogna essere coraggiosi a seguirla». All’incontro erano presenti anche diversi genitori e collaboratori della parrocchia, che hanno parlato davanti ai giovani dicendosi pronti ad aiutarli qualora nel loro cammino incontrassero delle difficoltà. Tra loro è intervenuto anche Carlo Cancellieri, allenatore delle giovanili del Cagliari, che ha invitato a utilizzare lo sport per «imparare a socializzare, ad unirsi e a rispettarsi a vicenda».

L'incontro si è concluso con una riflessione del parroco Melis: «Io ho fiducia che dicendovi queste cose piantiamo un piccolo seme nelle vostre teste. Sono contento di aver provato a seminarlo. Spero che cresca, e se non succede mi resta solo il dolore di vedervi prendere una strada diversa. Questo è il significato autentico del perché stasera ci siamo incontrati».

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