Fibromialgia, a Quartucciu in erogazione il contributo dal Comune
Rappresenta un piccolo aiuto per affrontare una malattia cronica che influisce profondamente sulla qualità della vitaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un passo avanti nel sostegno a chi convive con una patologia complessa e spesso invalidante. Il Comune ha annunciato la liquidazione del contributo una tantum previsto dall’indennità Fibromialgia, una misura istituita dalla Regione Sardegna con la legge regionale 5 del 2019. Destinato ai cittadini che hanno superato la verifica dei requisiti, il contributo rappresenta un piccolo aiuto per affrontare una malattia cronica che influisce profondamente sulla qualità della vita.
La somma erogata è stata calcolata secondo le direttive della Regione, che nella circolare del 28 ottobre scorso ha disposto una riduzione del 77,31% rispetto all’importo originario, già modulato in base alla soglia ISEE dei beneficiari. Nonostante questa riduzione, rimane aperta la possibilità di un’integrazione futura: qualora la Regione stanzi ulteriori fondi, il Comune provvederà a liquidare le somme mancanti attraverso un nuovo atto amministrativo.
Per chi desidera maggiori informazioni o supporto, gli uffici delle Politiche Sociali del Comune di Quartucciu, in via Nazionale, sono a disposizione negli orari indicati nell’avviso pubblicato sul sito ufficiale dell’Ente.
La fibromialgia, o sindrome fibromialgica, è una malattia cronica che interessa oltre 2 milioni di persone in Italia, con una prevalenza maggiore tra le donne in età adulta. Si manifesta attraverso dolori muscolari diffusi, non associati a infiammazioni visibili, e una varietà di sintomi debilitanti: affaticamento, disturbi del sonno, difficoltà di memoria e concentrazione.
Non esiste una cura definitiva, ma la gestione dei sintomi può migliorare significativamente grazie a farmaci specifici e attività fisica mirata. Spesso i sintomi si sviluppano gradualmente, ma in alcuni casi possono comparire improvvisamente dopo eventi scatenanti, come traumi fisici, infezioni o periodi di forte stress.