Nel decimo anniversario della sua morte, domani alle 19 nella chiesa di San Giorgio Martire si terrà la messa in memoria di monsignor Efisio Spettu, ma per tutti in città, semplicemente Don Spettu. Ultimo di 8 figli, quartuccese doc, dopo una vocazione giovanile e una aspirazione alla vita clericale, è stato ordinato sacerdote, in questa stessa chiesa, il 29 giugno del 1963 dal Vescovo Monsignor Botto.

Nato nel 1938, è stato il punto di riferimento di tante generazioni di quartuccesi. Non solo un sacerdote, ma un amico con cui confidarsi. Sapeva essere duro e severo, sempre accogliente, mai disdegnava una partita a calcio con i giovani.  Grazie al suo carisma musicale per l’animazione liturgica, alle profonde capacità di dialogo e di ascolto, il giovane prete fu presto inviato al Seminario diocesano di via Cadello ad accompagnare e guidare i giovani nei vari percorsi vocazionali.

Aperto al mondo e alla società civile, ma sempre fedele alla sua Chiesa che ha servito fino all’ultimo, era stato lui stesso il 13 luglio 2013 ad annunciare dall’altare, al termine della messa, che avrebbe dovuto affrontare una terribile malattia che richiedeva cure particolarmente intense chiedendo ai suoi amici fedeli di stargli vicino nella preghiera.

«Don Spettu era ed è ancora oggi una persona molto apprezzata in tutta la chiesa sarda, Quartucciu è sempre stata la sua famiglia dove amava rifugiarsi e tornare sempre», afferma l’assessora alla Cultura Elisabetta, Elisabetta Contini, che insieme all’ex sindaco Pierpaolo Fois ha organizzato l’incontro di domani per «pregare e cantare insieme nel suo ricordo».

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