Il sindaco di Quartu, Stefano Delunas, spiega in un comunicato quanto accaduto nelle ultime settimane in merito alla situazione di S'Oru e Mari, la località per la quale era stato emesso il divieto di balneazione, successivamente revocato.

Dopo le analisi del 15 maggio, spiega il primo cittadino, sul tratto di mare tra via Serpentare e via Eolie era stata rilevata "una carica microbica elevata, oltre 4 volte il limite di legge". L'Arpas aveva inviato apposita comunicazione due giorni dopo facendo presente "che i loro tecnici avrebbero effettuato dei controlli aggiuntivi, previsti per il 16 maggio, quindi il giorno dopo il primo campionamento".

Il 18 maggio, sempre l'Arpas aveva aggiunto che "dalle analisi effettuate era stato rilevato il rientro dei valori microbici nella norma e che pertanto il sindaco doveva predisporre un'immediata ordinanza di revoca del divieto temporaneo di balneazione".

E qui Delunas spiega: "È comunque importante precisare che il sindaco, a tutela della salute pubblica, ha l'obbligo per legge e il dovere morale, nei confronti dei suoi concittadini, di predisporre immediatamente l'ordinanza di divieto di balneazione quando viene a conoscenza che le analisi presentano dei valori fuori norma, così come peraltro richiesto dall'Arpas. Ma quegli stessi obblighi valgono anche per la predisposizione dell'ordinanza di revoca del divieto di balneazione, dal momento in cui riceve dall'Arpas gli esiti favorevoli delle analisi".

I tecnici però non erano riusciti a risalire alla causa dell'inquinamento e "nonostante si sia trattato di un caso sporadico, l'Amministrazione non intende rinunciare ad ulteriori accertamenti, i più accurati possibili, al fine di cercare di individuare il o i responsabili dell'inquinamento accertato lo scorso 15 maggio".

(Unioneonline/s.s.)
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