Si è aperto con l’encomio alle suore giuseppine il Consiglio comunale che si è tenuto ieri nella sala consiliare di corso Umberto I a Decimomannu. 

La cittadina di Santa Greca ha detto addio alle suore della congregazione qualche settimana fa. Le ultime due anziane presenti hanno fatto rientro alla casa madre, lasciando un vuoto nella cittadina ma, nel contempo, un senso di gratitudine per l’impegno e il lavoro svolto nei 71 anni in cui le giuseppine sono state a Decimo. E come riconoscimento la prima cittadina ha pensato di invitare in Consiglio comunale una piccola rappresentanza delle figlie di San Giuseppe, alla presenza del parroco don Andrea Lanero e di una folta schiera di cittadini. 

Alla consegna dell’encomio e di una targa commemorativa è seguito il saluto da parte dei consiglieri e l’intervento della madre superiora Maria Luciana Zaru, 71 anni: «Quando ieri sono arrivata a Decimo ho avuto la sensazione che i decimesi stessero vivendo un momento di “orfanezza” per il venir meno di una persona cara per cui si sente il vuoto. Suggerisco a tutti di avere uno sguardo lungimirante: il signore ha detto “Decimo non meritava questo, meritava di tenere le suore”. Ma la storia decide diversamente, la storia che ci dà dei segnali, come la mancanza stessa di vocazione. Noi non sappiamo dove il Signore ci stia conducendo, ma sicuramente verso qualcosa di più grande e di più bello».

Come ricordo suor Luciana ha donato al Comune una scultura lignea africana: «Rappresenta il suonatore di tromba, strumento che nei villaggi africani serve per riunire la comunità». Insomma, un buon auspicio per l’intera cittadina. 

© Riproduzione riservata