Capoterra, via libera alla costruzione dei mini appartamenti
Il Comune punta a dare nuova linfa al mercato immobiliare del paesePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Appartamenti più piccoli in linea con gli standard nazionali, niente più parere preventivo per i piani di lottizzazione, e possibilità di costruire sui lotti agricoli di appena 1 ettaro: il Comune punta a dare nuova linfa al mercato immobiliare di Capoterra con la rivoluzione delle norme tecniche e di attuazione delle regole edilizie.
Dopo il via libera del Consiglio comunale, partiranno da questa settimana le nuove linee guida che secondo i piani dell’amministrazione Garau dovrebbero dare un nuovo impulso all’attività edilizia del territorio. Una delle novità più importanti riguarda le dimensioni degli appartamenti: seguendo la normativa nazionale, la grandezza minima di un monolocale passa da 35 metri quadri a 28, mentre un bivano potrà essere di 38 metri quadri rispetto ai 45 stabiliti dal Puc del 2016.
Il sindaco, Beniamino Garau, parla di una svolta storica per Capoterra: «Allineare le metrature delle unità abitative agli standard nazionali credo sia più che giusto, da un lato si darà la possibilità a chi possiede grandi appartamenti di frazionarli per crearne altri più piccoli, dall’altra alle persone in cerca di una casa di dimensioni ridotte di non doverla cercare fuori dal nostro territorio. Ma la rivoluzione riguarda anche l’abolizione di lacci e lacciuoli che paralizzavano l’iter autorizzativo seguito da chi intende costruire: non ci sarà più la necessità della firma del vicino di casa per proprietà in aderenza, e cade l’obbligo del parere preventivo per il piani di lottizzazione, che facevano perdere inutilmente tre mesi a tecnici e imprenditori».
Con le nuove norme, inoltre, il lotto minimo per costruire su zone agricole passa da 3 ettari a 1, e il comparto minimo per le zone C passa da 1 ettaro a 5mila metri quadri. In maggioranza le nuove regole non piacciono proprio a tutti: l’ex presidente del Consiglio comunale, Stefano Piano, spiega come il nuovo assetto possa lasciare campo libero alla speculazione edilizia: «Non sono molto d’accordo con questi nuovi indirizzi, il rischio è che si creino dei piccoli ghetti, dormitori dove non c’è spazio per la socializzazione tra vicini. Sono contrario a questa visione di sviluppo edilizio, provvedimenti simili mi fanno ricredere sulla decisione di essermi candidato in questa coalizione». L’ex sindaco, Francesco Dessì, pur rimarcando la legittimità del provvedimento, storce il naso davanti alle nuove linee guida in campo edilizio: «Adeguarsi alle norme nazionali non significa necessariamente andare verso la strada giusta, io ritengo che in un monolocale di 28 metri quadri venga a mancare lo spazio vitale. Con queste nuove regole si lascia spazio alla costruzione di nidi più che di abitazioni, si darà vita a ogni forma di speculazione edilizia a scapito della qualità della vita dei cittadini».