Un ponte di intrecci e colori tra la medicina alternativa e quella tradizionale. Lo hanno disegnato due artisti, Ilaria Melis cagliaritana, in arte “AriaiL”, e Roque Nues, caraibico in arte “Drnubah”. Su un trabattello hanno lavorato per settimane nella parete in via Ciusa.

Il lavoro è stato commissionato dall'associazione culturale Noarte. I giovani artisti hanno voluto rappresentare la medicina tradizionale da un lato, con dna, strumenti medici, segni del mondo scientifico. E dall'altra radici di una pianta forte e vigorosa, simbolo della medicina alternativa.

Campeggia la figura di una donna proiettata verso entrambi i percorsi: il malato è libero di scegliere una direzione.

«L'immagine del ponte che la donna percorre bilateralmente è in segno di unità, per creare ponti e non spaccature tra una medicina tradizionale e “alternativa”», spiega Daniele Spiga di Noarte. «L'opera vuole aprire il dialogo su un quesito attuale, esortando a prendersi cura della propria salute in maniera globale, senza condannare o escludere nessuna terapia».

Arial ha perso da poco la madre Giuditta, donna coraggiosa che ha combattuto il cancro usando entrambe le medicine come l'amica Francesca. Il murales, intitolato “dialogos”, è stato dedicato ad entrambe.
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