Ha battuto il capo sul pavimento cadendo all’indietro e morendo in pochi minuti per una emorragia cerebrale. È questo quanto emerso dalla perizia necroscopica effettuata dal medico legale Roberto Demontis sulla salma di Cesare Aledda, di Burcei, trovato cadavere venerdì scorso da un familiare nella casa presa in affitto in via Garibaldi.

Sul corpo non ci sono altre ferite, nessun segno di una eventuale colluttazione prima della morte che sarebbe avvenuta poco dopo dopo la caduta sul pavimento, che non sarebbe stata comunque provocata da un malore. Una relazione sulla perizia legale è stata inviata dallo stesso Demontis al magistrato inquirente, Nicoletta Mari.

La salma è stata già restituita alla famiglia per i funerali.

Resta da verificare se Cesare Aledda sia caduto accidentalmente sul pavimento o se qualcuno lo ha spinto magari durante una discussione. Saranno i carabinieri a continuare nelle loro indagini per verificare se dietro la morte dell’elettricista ci siano dei colpevoli, oppure se si è unicamente trattato di una disgrazia.

Le indagini sono condotte dal maggiore Nicola Pilia, dal capitano Michele Cerri e dal tenente Ignazio Cabras.

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