Bullismo a Muravera, il ministro invia gli esperti nella scuola
"Bullismo, su caso #Muravera @MiurSocial già attivo. Invieremo esperti per parlare con ragazzi e famiglie. Non possiamo restare indifferenti".
Lo ha scritto su Twitter il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini dopo il grave episodio di bullismo che ha visto come vittima una ragazza di 15 anni e come responsabile una di 16.
Tutto davanti a decine di compagni e compagne che, invece di difenderla, si divertono, riprendono la scena coi telefonini e insultano la vittima.
Il video postato su Facebook è stato visto da circa cinque milioni di persone sui social prima che gli amministratori del social network lo eliminassero.
Il ministero ha attivato il protocollo di azione previsto dal Piano Nazionale per prevenire e combattere il bullismo e il cyberbullismo in classe lanciato lunedì scorso, 17 ottobre, dal ministro Giannini in occasione della firma del Protocollo d'Intesa con la Presidente della Camera Laura Boldrini.
La direzione generale per lo Studente, come previsto dal Piano, invierà la task force di psicologi, educatori del servizio SOS Il telefono azzurro, docenti universitari dell'Università degli studi di Firenze che insieme a rappresentanti della Polizia postale, in accordo con il dirigente scolastico, si recheranno nell'istituto alberghiero della cittadina sarda "per offrire un supporto immediato, agli studenti, ai docenti e alle famiglie coinvolte, attraverso percorsi di analisi dei bisogni e gestione della criticità".
L'obiettivo è "parlare a tutta la comunità perché nessuno resti indifferente". Nel frattempo è stata disposta una ispezione per verificare se c'erano state avvisaglie in precedenza.
VERTICE IN COMUNE - Questa mattina vertice in Comune con i rappresentanti delle istituzioni, forze dell'ordine, amministrazione comunale e il dirigente scolastico dell'istituto alberghiero frequentato dalle due giovani.
L'APPELLO DELLA VITTIMA: DENUNCIATE I BULLI - La stessa vittima accompagnata dai genitori si è presentata a scuola e lancia un appello perché quanti come lei hanno subito violenze di questo tipo abbiano il coraggio di denunciarlo.
Lo ha detto in una intervista a L'Unione Sarda che sarà pubblicata nel giornale di domani.
L'INDIGNAZIONE DELL'ASSESSORE - Intanto a Muravera questa mattina è giunta anche l'assessora regionale alla pubblica istruzione Claudia Firino per portare la vicinanza e la solidarietà di tutta la Giunta, e secondo cui "ciò che è successo è un gravissimo gesto che va condannato a tutti i livelli.
La situazione ci rende tutti vittime: i ragazzi coinvolti, le famiglie e la comunità”.
“Gli atti di bullismo, discriminazione, violenza e prevaricazione sono sempre da stigmatizzare – ha aggiunto Firino – e sono da ascrivere a una responsabilità collettiva. Davanti a gravi atti come questo è necessario responsabilizzare tutti e, voglio sottolineare, anche nell’uso pericoloso e irresponsabile che è stato fatto dei social network che hanno funzionato da cassa di risonanza di un evento inqualificabile”.
Il video documenta prima insulti e minacce di morte, poi schiaffi, infine l'umiliazione: «Chiedi scusa in ginocchio, più forte, devono sentirti tutti».
LA DENUNCIA DEL MOVIMENTO GENITORI - Il video dell’ennesimo episodio di bullismo è finito ieri sera su internet facendo in poche ore oltre un milione di visualizzazioni e scatenando l'indignazione degli utenti.
Il Movimento italiano genitori (Moige) ha per questo denunciato Facebook all'Autorità Garante della privacy perché il portale non ha rimosso quel filmato.
In una nota il Moige rileva che "l'accaduto, lasciato online ha il solo effetto di amplificare l'umiliazione della vittima, ogni minuto aumentano le visualizzazioni, che hanno già raggiunto quasi 4 milioni di contatti, prolungando e diffondendo ulteriormente la vergogna e il disagio della ragazza".