La Procura di Cagliari ha aperto un fascicolo di indagini, dopo la morte del piccolo Antonij, il bimbo di 3 anni e mezzo morto ieri pomeriggio a Quartu Sant'Elena, dopo essere caduto nella piscina dell'abitazione in cui il padre, un pastore ortodosso ucraino, aveva officiato un matrimonio.

La piscina è stata sequestrata in attesa di ulteriori accertamenti, mentre il pm Marco Cocco ha disposto l'autopsia sul corpicino della vittima.

I carabinieri della Compagnia di Quartu, intanto, proseguono le indagini per ricostruire nel dettaglio la dinamica della tragedia, che ha suscitato dolore e cordoglio non solo a Quartu, ma anche a Cagliari, dove il padre del bimbo è molto conosciuto, per via del suo impegno religioso.

Da una prima ricostruzione, il piccolo, insieme al fratellino di 6 anni, si trovava in quella abitazione con il padre e la madre.

In mattinata il genitore aveva officiato il matrimonio tra una connazionale e un sardo, poi si erano fermati nell'abitazione probabilmente per pranzare. In casa c'erano cinque adulti e due bambini, quando il bimbo è uscito e ha raggiunto la piscina. Forse è inciampato ed è caduto all'interno battendo la testa e perdendo i sensi.

La piscina, di piccole dimensioni, non era piena d'acqua, ma purtroppo il bimbo è morto annegato.

Inutili infatti sono risultati i tentativi disperati di rianimarlo, anche dopo l'arrivo del 118.

(Unioneonline/l.f.)
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