Gli alunni residenti nella frazione di Solanas in territorio del Comune di Sinnai e gli alunni residenti nel territorio del Comune di Castiadas possono accedere al servizio di mensa scolastica nella stessa misura e con i medesimi criteri degli alunni residenti nel territorio di Villasimius. Il tutto grazie a una delibera del Consiglio Comunale di Villasimius, che modifica l'art. 7 del regolamento comunale per il servizio di mensa scolastica approvando un comma per il quale «a far data dal 01/01/2025 gli alunni residenti nella frazione di Solanas in territorio del Comune di Sinnai e gli alunni residenti nel territorio del Comune di Castiadas accedono al servizio mensa, nella stessa misura e con i medesimi criteri degli alunni residenti nel territorio di Villasimius».

Un problema dibattutto negli ultimi mesi anche in Consiglio comunale a Sinnai, con un’interrogazione presentata dagli esponenti di Forza Italia Roberta Simoni e Walter Zucca. «Siamo profondamente soddisfatti», dice Simoni. «Ci siamo fatti carico di risolvere il problema di tre bambini di Solanas che frequentavano la scuola materna di Villasimius e non potevano accedere al servizio mensa pagando secondo il loro Isee. Abbiamo sollecitato una soluzione celere presentando diverse interrogazioni, ringraziamo il Comune di Villasimius per la sensibilità dimostrata e la sindaca di Sinnai Barbara Pusceddu per averci sostenuto nella ricerca di una soluzione efficace».

Per il coordinatore cittadino di Forza Italia Walter Zucca «è un provvedimento che restituisce dignità ai bambini di Solanas, che finalmente potranno usufruire del servizio mensa pagando secondo tariffe legate all'Isee. Un problema che ha visto anche l'impegno dell'assessore Roberto Demontis. Ringraziamo anche il Comune di Villasimius che ha dimostrato tanta sensibilità trovando la soluzione del problema». Ilaria Scioni, zia dei due bambini di Solanas che ha portato la vicenda all'attenzione del Comune di Sinnai dice di «essere soddisfatta di questa soluzione. Oggi questa annosa vicenda è finalmente risolta, abbiamo sempre chiesto di pagare il giusto, Non volevamo privilegi, ma solo il trattamento riservato a tutti gli altri bambini e alle loro famiglie».

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