Ballao, furto di armi e gioielli: in cella un operaio di 33 anni
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Al termine di un'operazione andata avanti per mesi i carabinieri di Armungia e del Nucleo operativo radiomobile di San Vito hanno arrestato un operaio di Ballao per furto di armi e gioielli.
Il blitz è scattato nella prime ore del mattino. Diverse pattuglie hanno circondato un rione del paese bloccando Marco Locci, 33 anni.
Su di lui pendeva un ordine di cattura, firmato dal sostituto procuratore Pili nel contesto delle indagini che i carabinieri di San Vito portavano avanti da tempo dopo alcuni furti consumati nel paese del Gerrei.
L'operazione coordinata dal capitano Stefano Colantonio, comandante della Compagnia di San Vito, aveva avuto un primo colpo di scena nel maggio scorso con l'arresto di due fratelli Mascia, sempre di Ballao e ora ai domiciliari.
I due erano finiti nel carcere di Uta con l'accusa di aver svaligiato alcune abitazioni di Ballao. Ora l'arresto di Locci che secondo l'accusa avrebbe partecipato al furto con i due fratelli in casa di un pensionato da dove erano stati rubati tre fucili e monili in oro.
Locci è accusato solo di questo furto. Gli altri sarebbero stati compiuti, secondo l'accusa, dai fratelli Mascia fra la seconda metà del 2016 e i primi mesi di quest'anno. Tutti colpi che avevano suscitato non poca preoccupazione a Ballao.
La reazione dei militari era stata immediata con gli arresti di maggio. Delle armi rubate non è stata ancora trovata traccia.
I RISVOLTI DELL'INDAGINE - Locci è stato tradito dagli esami su una goccia di sangue individuata dai carabinieri della Compagnia di San Vito su un frammento di vetro recuperato durante il sopralluogo il giorno del furto in casa del pensionato da dove erano stati rubati gioielli e tre fucili.
I militari avevano subito consegnato il reperto al Ris: attraverso le necessarie comparazioni si è così risaliti all'arrestato. Secondo l'accusa aveva compiuto il furto assieme a due campaesani finiti in manette nel maggio scorso. Il prosieguo dell'inchiesta ha portato ai sofisticati accertamenti che sono costati l'arresto all'indagato.
Raffaele Serreli