Assemini, fidanzato geloso aggredisce il medico: «Lei non si deve spogliare»
«Non voglio che si tolga la maglietta per fare l’elettrocardiogramma». Vetri rotti e minacce, momenti di paura nel centro specialistico: intervengono i carabinieriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Raptus di gelosia, con minacce verbali e tentata aggressione fisica. Pomeriggio difficile da dimenticare al “Santa Lucia” di Assemini. Martedì, al piano primo del centro riabilitativo e medico polispecialistico convenzionato Asl, quella che sarebbe dovuta essere una visita medica sportiva di routine si è trasformata in una mezz’ora tra follia e paura.
Una ragazza 17enne si stava preparando per farsi visitare da uno specialista, accompagnata dalla madre perché nessun minore può sostenere esami clinici senza la presenza di un genitore. Nulla di strano se non fosse che il fidanzato 18enne della giovane, seduto in sala d’attesa, si sia messo a origliare da dietro la porta. E quando ha sentito la richiesta del medico («Signorina, si tolga la maglietta devo procedere con l’elettrocardiogramma») è scoppiato il pandemonio: il giovane ha fatto irruzione nella stanza con prepotenza, dando prima un calcio alla porta, andando in escandescenza e minacciando il medico. Il problema? Il fatto che un “maschio” stesse visitando la sua partner.
Folle gelosia
Il giovane non è riuscito ad aggredire fisicamente il medico, è stato bloccato prima dai presenti. Un’impiegata ha cercato di calmarlo, portandolo all’esterno per fumare una sigaretta. Ma qui, di nuovo, il 18enne ha iniziato a lanciare pezzi di mattonella staccati dal marciapiede contro la finestra della stanza nella quale si stava svolgendo la visita, rischiando di colpire chi si trovava all’interno. Non contento, è salito nuovamente a primo piano con l’intenzione di aggredire il medico con un casco. Ma i carabinieri di Assemini, allertati poco prima, sono sopraggiunti sul posto e l’aggressore si è subito dileguato.
Per ora nessuna denuncia è stata presentata né dallo specialista in medicina sportiva né dai titolari del centro medico. Sono giunte invece immediate le scuse mortificate al medico da parte dei genitori dei due ragazzi. In particolare la madre del diciottenne geloso, sopraggiunta sul posto col marito.
Casi frequenti
Esclusività, possessività e attaccamento eccessivo trasformano le relazioni in rapporti tossici, degenerando spesso in atti di violenza. Manca sempre più un equilibrio e sono in crescita i ragazzi “problematici” che diventano praticamente ingestibili per le famiglie, soprattutto raggiunta la maggiore età. questo è il parere della psicologa Katiuscia Didu: «Evidentemente i due giovani hanno un rapporto di dipendenza affettiva importante. Il tratto narcisistico e la manipolazione affettiva del ragazzo fanno si ché lui la voglia controllare, dirle cosa fare in ogni situazione, pensando di sapere cosa sia meglio per lei. Per questi individui le donne non sono persone ma oggetti da possedere. Purtroppo non è un caso isolato».