Ha perso il secondo round Luigi Aresu, il 64enne di Teulada (Cagliari) che ha portato in giudizio il Comune di Ozegna, nel Torinese, dove risiede.

L'anziano, che ieri ha visto ribaltata la sentenza di primo grado del giudice del lavoro che gli aveva dato ragione, ha intentato una causa contro l'amministrazione accusandola, come da denuncia ai carabinieri, di non essere stato retribuito in modo adeguato per due anni, dal luglio 2008 al settembre 2010.

Nel primo processo il Comune era stato condannato a versargli 50mila euro, mentre la Corte d'appello ha totalmente cambiato il verdetto, obbligandolo a pagare le spese legali.

All'uomo, in considerazione della sua situazione di difficoltà, erano stati affidati piccoli lavori di manutenzione sul territorio, che l'amministrazione retribuiva con 150 euro al mese; poi, inspiegabilmente, era arrivata la denuncia presentata ai carabinieri di Rivarolo.

Aresu ha raccontato di aver lavorato per otto ore al giorno e di essere stato impiegato anche per manutenzioni in proprietà private, non solo pubbliche; quindi quei 150 euro, sosteneva, non erano assolutamente adeguati e, inoltre, la retribuzione avveniva in modo anomalo: il denaro veniva versato dal Comune a un'associazione e questa, a sua volta, la girava, in parte, ad Aresu a titolo di rimborso spese.

Lui, però, voleva il riconoscimento del lavoro dipendente e il giudice gli aveva dato ragione, sostenendo che fosse stato utilizzato, a tutti gli effetti, come cantoniere e come tale andasse retribuito.

Poi però la nuova sentenza e Aresu si è visto sconfitto.
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