A 23 anni ha lasciato Decimoputzu senza neppure una valigia tenuta insieme con lo spago.«Avevo solo tanti sogni e voglia di lavorare». Andrea Ena oggi ha 46 anni e può sorridere riguardando il film della sua vita tenendo in mano il premio di migliore pizzaiolo d’Europa assegnato dalla Top five. «È una sorta di guida Michelin delle pizzerie,», racconta Andrea, «che assegna premi per categoria geografiche: Asia, Nord America, Sud America, Europa e Italia. Io ho vinto il titolo come migliore pizzaiolo continentale grazie al mio lavoro nel cuore di Bratislava: sono qui dal 2003, dopo tanta gavetta come lavapiatti, aiuto cuoco e pizzaiolo nel lago di Garda, adesso sono titolare di due locali nella capitale della Slovacchia e ho 70 dipendenti».

L’Isola nel cuore

C’è tanta Sardegna nel cuore e nel menu di Andrea Ena. «Almeno due volte all’anno cerco di tornare dai miei genitori, babbo Efisio e mamma Graziella, a Decimoputzu, con me lavora mio fratello Alessio, mentre mia sorella Silvia ha scelto un’altra strada. Torno in Sardegna da turista ma cerco di farlo sempre in auto perché così quando ritorno a Bratislava posso portare nei miei locali tanti sapori della mia Isola che sono un po’ il segreto del mio successo».

Il menù

La pizza sarda con la salsiccia secca e il pecorino è una delle più vendute dopo le classiche margherita e bufala, ma nelle proposte per la clientela slovacca e internazionale in una città che attira sempre più visitatori compaiono altri piatti della tradizione sarda: «Facciamo tutti i giorni i culurgiones», prosegue Ena, «i malloreddus alla campidanese, la fregola e le seadas, nella carta dei vini ci sono anche le migliori cantine sarde e le pizze di stagione che stiamo proponendo in questo periodo sono a base di pesto rosso con base di pomodori secchi sardi, carciofi rigorosamente in arrivo da Serramanna e ovviamente non può mancare il liquore di mirto».

L’avventura

Andrea Ena è arrivato a Bratislava un po’ per caso: «Nel 2003 avevo una fidanzata slovacca, siamo venuti dalle sue parti per capire un po’ come funzionava il mondo della ristorazione e ho deciso di aprire un’attività qui. Poi con quella ragazza ci siamo lasciati, ma sono rimasto. La Sardegna è sempre nel mio cuore, ma preferisco adesso visitarla da turista, non penso minimamente di tornare nei panni dell’imprenditore: in Slovacchia ci sono tante agevolazioni per chi vuole aprire un’attività, posso permettermi di vivere bene lavorando tanto e garantendo 70 buste paga, in Italia le tasse strozzano i locali».

Un altro dei segreti del successo di Andrea Ena è il suo rapporto con i clienti. «Cerco di seguirli personalmente». Spesso è tra i tavoli con la sua divisa da cuoco con inserti rossoblù in onore della sua squadra del cuore, il Cagliari e un sorriso: si diventa migliori pizzaioli d’Europa anche così.

Paolo Carta

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