Prima va fatto un piano strategico per il turismo quartese, coinvolgendo gli operatori del settore e facendo rete con gli altri Comuni del Sud Sardegna. Poi verrà istituita l’imposta di soggiorno, probabilmente dal 2024.

Una novità emersa durante l’ultima riunione del Consiglio comunale, in occasione della mozione presentata dal consigliere di Cambiamo Quartu Francesco Piludu - poi trasformata in ordine del giorno condiviso da tutta l’aula di via Porcu - che di fatto impegna la Giunta a stilare un piano per il rilancio della città in chiave turistica.

Fra gli interventi in Consiglio quello dell’apponente di FdI Michele Pisano, che ha proposto «l’istituzione dell’imposta di soggiorno, al fine di reinvestire nell’immediato le risorse in tutto ciò che è connesso al turismo», ha detto rivolgendosi alla Giunta e al resto dell’assemblea civica. «Un’iniziativa coraggiosa, che non intacca i residenti e favorisce le politiche per un turismo sostenibile e accogliente. Se ci si mettesse subito al lavoro su questo fronte i risultati potrebbero arrivare presto».

Entro il 2023 il Comune conta di definire una strategia di valorizzazione turistica di Quartu, nel 2024 l’introduzione della nuova imposta diventata realtà da tempo in tanti altri Comuni. «La proposta di Pisano mi trova assolutamente d’accordo - ha detto il sindaco Graziano Milia durante il suo breve intervento – naturalmente in base ad un piano strategico del turismo che tiene conto delle regole di mercato. Solo allora potremmo discutere con maggiore tranquillità dell’introduzione di una eventuale imposta di soggiorno, ovviamente», ha precisato il sindaco,«"con l’impegno che sia vincolata solo ed esclusivamente all’utilizzo di quelle risorse per attuare il piano strategico che dovrà essere definito e condiviso con i diversi portatori d’interesse».

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