I carabinieri indagavano da tempo su violenze non sempre denunciate dalle vittime avvenute durante la scorsa estate nel centro abitato di Selargius: spintoni, pugni, percosse e violenze, sia psicologiche che fisiche, ai danni di adulti e minorenni.

Tutti episodi consumati, secondo i carabinieri della Stazione, da una baby gang che operava a volte quasi indisturbata non solo a Selargius ma anche nei centri vicini. Il branco è stato ora smascherato dai militari che hanno agito al comando del tenente Russo e del maresciallo Giorgio Faedda.

Dopo una complessa e delicata attività di indagine, risultata anche difficoltosa a causa di una iniziale reticenza da parte delle giovani vittime (timorose di possibili ritorsioni), è stata ricostruita la vicenda anche nei particolari. La banda sarebbe stata costituita da quattro giovani, di cui un minorenne e tre fratelli gemelli neo maggiorenni, tutti residenti nell'hinterland.

Sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari per concorso in lesioni personali perché all'epoca dei fatti tutti erano minorenni.

Gli episodi accertati sono vari e si sono verificati tra il mese di luglio e agosto del 2020. Il copione era sempre lo stesso: il gruppo individuava la vittima di turno, uno di loro l'avvicinava con una scusa chiedendo l'ora o una sigaretta e poi il malcapitato si vedeva improvvisamente accerchiato e aggredito dal resto del branco che passava alle vie di fatto.

Atti non solo di bullismo ma anche scene di violenza: il branco scatenava la sua furia cieca e insensata nei confronti di coetanei e persone adulte. Talvolta con colpi di casco, in particolare al volto.

Alcune volte le vittime sono dovute ricorrere alle cure dei sanitari per le lesioni riportate. Tutte aggressioni senza uno scopo preciso, se non il divertimento attraverso la violenza gratuita. Sulla vicenda stamattina il tenente Russo ha girato un dettagliato rapporto alla Procura dei minori.
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