Due immobili situati in aree paesisticamente vincolate, del valore di circa 2,5 milioni di euro, sono stati sequestrati dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale nelle aree costiere della Sardegna; quattro le persone denunciate.

Il provvedimento di sequestro preventivo riguarda un'intera azienda agricola nel Comune di San Vito, i cui proprietari hanno realizzato una struttura turistico-ricettiva, dotata di piscina e maneggio, trasformando alcuni locali tecnici in sei mini-appartamenti forniti di ogni comfort.

Il secondo caso è quello di una villa a Chia, Comune di Domus de Maria: in violazione dei regimi vincolistici, è stata frazionata in due unità abitative che comprendono parcheggi coperti, terrazzamenti e verande, date poi in locazione come case-vacanza.

I quattro denunciati sono accusati di opere eseguite in assenza di autorizzazione paesaggistica ed urbanistica con cambio di destinazione d’uso, falsa attestazione o dichiarazione ad un pubblico ufficiale, falsità ideologica commessa dal privato e falsità ideologica commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità.

"Gli abusi - spiegano i carabinieri del comando tutela patrimonio culturale - purtroppo hanno compromesso per sempre questi angoli di paradiso, ricchi di candide spiagge, montagne ricoperte dalla sempreverde foresta mediterranea e di testimonianze delle antiche civiltà che, dall’età del ferro in poi, li hanno abitati".

Dall'inizio dell'anno, in Sardegna sono stati passati al setaccio numerosi cantieri edili anche in aree dichiarate di notevole interesse pubblico dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

La piscina di uno dei due immobili
La piscina di uno dei due immobili
La piscina di uno dei due immobili

(Redazione Online/s.s.)
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