Pratobello, cruciali i primi mesi del 2025: la partita si gioca su tre tavoli
Per cominciare la Consulta, il 14 gennaio, dovrà pronunciarsi sulla cosiddetta moratoria. Decisione che precede quella sulle aree idoneePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Pratobello 24 ora può tornare in gioco. Dopo Saccargia, la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare in Consiglio regionale, le occupazioni dell'Aula e le manifestazioni, a inizio 2025 la partita si giocherà a Roma, su tre tavoli: al Governo, alla Corte Costituzionale, al Tribunale amministrativo (Tar). Gennaio e febbraio saranno, insomma, due mesi cruciali.
La Consulta, il 14 gennaio, dovrà pronunciarsi sulla cosiddetta moratoria. Decisione che precede quella sulle aree idonee: entro il 5 febbraio, il Governo dovrà decidere se impugnare pure questa legge sarda alla Corte costituzionale. Come nel caso della moratoria, è evidente che il mancato utilizzo della norma statutaria urbanistica di rango costituzionale sottopone la stessa legge sulle aree idonee a un giudizio costituzionale che per molti è segnato.
L'Esecutivo potrebbe decidere, però, di impugnare la legge sulle aree idonee già prima della scadenza, per dare un chiaro segnale alle altre Regioni italiane che si accingono ad approvare la loro norma sulle aree idonee. La Sardegna diverrebbe dunque la prima Regione a vedersi impugnata la norma, costringendo le altre ad adeguarsi agli eventuali rilievi del Governo in sede di ricorso costituzionale.
Quindi il terzo e ultimo appuntamento: quello del 25 febbraio. Il Tar Lazio dovrà pronunciarsi sullo stesso decreto Pichetto Fratin sulle aree idonee, aprendo un contenzioso amministrativo che potrebbe inficiare anche le norme appena approvate dal Consiglio regionale.
L’articolo completo su L’Unione Sarda in edicola, sull’app e sull’edizione digitale